OSSERVAZIONI IN MERITO AL PROGETTO

DI REALIZZAZIONE DI UN CAMPO EOLICO

IN AGRO DI CASACALENDA (CB)

IN LOCALITA’ “STRADA DELLA MONTAGNA – DIFESA” 

 

PARTECIPAZIONE POPOLARE

Siamo convinti che simili decisioni possano essere prese solo dopo la piena approvazione della popolazione locale che ha il diritto di essere totalmente informata sul progetto e di esprimere il proprio voto tramite un apposito Referendum.

Il diritto va esteso anche ai più giovani che possono trovare, in simili scelte, un ostacolo per il loro futuro lavorativo, culturale ed economico.

Inoltre dovrà essere preso in considerazione anche il parere di chi verrebbe danneggiato da un simile impianto come i Comuni limitrofi, per non ripetere ciò che già è successo a Casacalenda con la realizzazione dell’impianto di Ripabottoni.

La finta disponibilità al dialogo mostrata sin qui e solo da pochi sindaci costituisce un trasparente sipario ad una scena di interessi enormi valutabile in alcuni miliardi di euro. Per le popolazioni nessun vantaggio ma solo brutali e talvolta esagerate denunce di difficoltà di bilancio.

 

PAESAGGIO

Siamo convinti che l’area in questione è una delle più belle, paesaggisticamente parlando, della nostra Regione e che un’opera simile danneggerebbe la visuale di tutto il Basso Molise.

L’area consente una visione a 360° con scorci sul Gargano, il Matese e persino il Gran Sasso oltre che sulla costa e le Isole Tremiti.

Un brutto biglietto da visita che sarà visibile dalla SS 647 e che dissuaderà sicuramente le scelte turistiche dei passanti.

 

SVILUPPO TURISTICO

Siamo convinti che tale scelta sia in piena contraddizione con quelle di tipo turistico già realizzate come l’Oasi LIPU e l’Area sosta per i camper ma anche con quelle ancora in fase di realizzazione come l’Ippovia, di cui un tratto si troverà a passare proprio sotto l’orrendo campo eolico in progetto.

Le sette enormi torri svetteranno proprio di fronte a due delle tre strade d’accesso al paese e siamo convinti che esse rappresenteranno un ostacolo di non poco conto per le attuali attività turistiche e recettive e allo sviluppo turistico futuro.

Il progetto di utilizzare il Santuario della Madonna della Difesa per l’accoglienza dei campi estivi (come avveniva già prima del terremoto del 2002) verrebbe fortemente ostacolato dal fatto che due delle torri si troveranno a pochi metri dallo stesso e rappresenteranno uno scempio dal punto di vista estetico-architettonico e potrebbe dissuaderne la permanenza.

Siamo convinti che anche l’impianto eolico che verrà costruito in agro di Bonefro possa essere un ostacolo al nostro sviluppo turistico in quanto sarebbe visibile già dall’Oasi LIPU di Casacalenda, attiva già da 13 anni e che verrebbe imbruttita dalle torri.

 

ATTIVITA’ TURISTICHE, RICREATIVE E RELIGIOSE

Diversi cittadini ogni giorno frequentano la Strada della Montagna per le loro attività ricreative (passeggiate, corse a piedi ed in bicicletta, ecc.), per attività religiose (pellegrinaggi verso il Santuario e Gesù Redentore, processioni, ecc.) o per semplice relax.

Siamo convinti che il loro passaggio sotto queste enormi torri di oltre 100 metri influenzeranno negativamente questi momenti piacevoli, rilassanti e meditativi negandone loro il diritto.

Diversi sono anche i turisti che frequentano l’area grazie allo straordinario paesaggio che vi si può ammirare e non esiteranno ad evitarlo non appena verrà insediato l’impianto.

 

EFFETTI SULLA SALUTE UMANA E RISCHI

Alcuni studi hanno dimostrato che il 30-40% di chi vive in prossimità delle torri subisce disagi causati soprattutto dai diversi fattori non acustici. Le basse frequenze causano disturbi del sonno mentre le esposizioni prolungate possono causare seri danni anche di ordine neurologico. I disturbi sono minori solo per chi trova queste torri esteticamente belle e gradevoli quando sono in funzione.

Le ombre proiettate dalle pale eoliche in movimento, inoltre, creano disturbi alla vista, all’equilibrio e problemi vari di tipo ipnotico che vengono tutti acutizzati in alcuni periodi dell’anno in base alla localizzazione dell’abitazione. Sono invece ancora poco studiati gli effetti degli ultrasuoni sull’uomo anche se sono allarmanti i risultati ottenuti per altre specie. Gli ultrasuoni provocano il disorientamento di numerose specie di pipistrelli che muoiono a causa della collisione con pale e torri e causano l’allontanamento dei roditori e di altre specie di mammiferi.

In diversi paesi Europei sono stati registrati alcuni incidenti causati dalle torri eoliche: incendi, lancio di blocchi di ghiaccio, fulmini, distacco, rottura, piegamento e caduta delle pale e delle torri tubolari. Alcuni di essi sono anche stati registrati in Molise ma vengono spesso negati o definiti “episodi sporadici” dalle ditte costruttrici.

Fino ad oggi nessun impianto è stato smantellato dalle aziende che hanno dichiarato fallimento, anche se provocano danni seri, e che diventano sempre più pericolosi a causa della mancanza di manutenzione e controllo soprattutto se installati nei pressi di strade o abitazioni.

Siamo convinti che tale impianto, essendo di dimensioni che equivalgono al doppio in altezza rispetto a quello del Comune limitrofo (Ripabottoni), costituisca un serio pericolo per chi si troverà a percorrere la Strada della Montagna.

Un sovraffollamento di torri eoliche nel Comprensorio Ripabottoni-Morrone del S.-Provvidenti-Casacalenda-Guardialfiera-Bonefro-Palata-Acquaviva C., banalizzarà l’intero territorio, compromettendone certamente le prospettive  di sviluppo economico.

Il Comprensorio è già in una situazione di sovraffollamento di torri e consentire ulteriori installazioni non trova giustificazioni nella necessità di produrre energia pulita a favore di regioni più ricche e fortunate né nelle difficoltà di bilancio dei comuni.

Di questo passo il comprensorio di cui si parla verrebbe interessato da circa il 30-40 % dei aerogeneratori già installati in regione (250 nel 2006 di cui circa la metà nel Comprensorio sopra richiamato) e da installare (sono state inoltrate richieste di  installazione in Molise per più di 1.000 torri).

Veramente troppi per popolazioni tanto deboli e con troppi rappresentanti crapuloni e famelici. Qualcuno avrebbe fatto e farebbe bene a rendersi conto che il Molise è la seconda regione più piccola d’Italia. E pertanto sarebbe risultato rispettoso, nell’interesse delle popolazioni e della salvaguardia dell’ambiente, consentire l’insediamento eolico solo in proporzione alla dimensione del territorio.

E’ ormai evidente che troppi amministratori pubblici, sostenitori dell’eolico, non dialogano con e per le popolazioni perché, semplicemente, hanno già scelto da tempo e a prescindere da tutto e tutti.

Perché?

 

COSTI AMBIENTALI

L’area sul quale dovrebbe sorgere l’impianto è una IBA (Important Birds Area – Area Importante per gli Uccelli) ed è stata recentemente designata ZPS (Zona di Protezione Speciale) dalla Regione Molise in base alla Direttiva 409/79 CEE, per cui ricchissima di specie floro-faunistiche e quindi di notevole criticità.

Il progetto pertanto è incompatibile con le finalità di tutela e conservazione di quest’area inserita nella rete europea “Natura 2000”. La costruzione di una centrale eolica qui farebbe innescare una procedura d’infrazione al nostro Paese da parte della Corte di Giustizia UE.

La realizzazione del campo eolico inoltre costituirebbe una minaccia continua sulle specie avifaunistiche più rare sia esse stanziali che migratrici.

Infine la zona della Strada della Montagna costituisce un areale di diffusione di endemismi di specie di farfalle e orchidee che verrebbe irrimediabilmente alterato soltanto con la fase di cantiere.

 

PROPRIETARI TERRIERI

I proprietari di terreni sui quali verranno realizzati i pali riscuoteranno un canone, ma i sette pali previsti e la potenza media impegnata di 2MW vedranno coinvolta una zona di rispetto di almeno 100 ettari di terreni causando il crollo del loro valore di mercato fino all’azzeramento per chi si troverà un palo a circa 20 metri dal suo confine. 

Ne l’amministrazione comunale e ne la ditta Sorgenia hanno chiesto a questi proprietari il loro parere sulla realizzazione dell’impianto e sull’ubicazione dei pali che è invece stata lasciata al libero arbitrio di chi ne ricaverà lucro a scapito dei confinanti.

Siamo convinti che il parere dei confinanti e di chi si trova a dover attraversare il campo eolico per raggiungere i propri terreni, debba essere vincolante.

Esperienze simili (qualche famiglia di Ripabottoni) ci dimostrano che dopo l’istallazione dell’impianto è molto facile rimanere da soli a fronteggiare rumori, ultrasuoni, emicranie, avvocati, richieste di risarcimento e quant’altro contro l’azienda eolica, senza nessun appoggio da parte delle amministrazioni locali o da chi ne ricava un utile.

 

Il presente documento è stato sottoscritto da privati cittadini (insegnanti, liberi professionisti, imprenditori agricoli, commercianti, ecc.), gestori di attività commerciali e di ristorazione, gestori di agriturismi e di B&B, gruppi di commercianti e di artigiani, cooperative, Coldiretti,  associazioni nazionali e locali, alcuni consiglieri comunali che erano in carica al momento della presentazione del documento.

 

Il documento può essere usato come fac-simile o come base per la presentazione di una opposizione alla realizzazione di impianti eolici che non tutelano gli interessi dei cittadini e non tutelano/rispettano le risorse ambientali, turistiche, storico-archeologiche, naturalistiche o paesaggistiche del territorio. 

Per gli uccelli, per la natura, per la gente

 

 

 

 

 

 

Il sito della LIPU del Molise